“Più passa il tempo, più il popolo delle capanne muta per adattarsi alle avverse condizioni,correndo forse anche il rischio dell'estinzione”
Roberto Aljamo "Capanne"
Happy winter è un film documentario sulla crisi economica italiana vista attraverso gli occhi di chi si indebiterebbe pur di passare le vacanze sulle spiagge di Mondello. Il golfo di Mondello è la località balneare preferita dai palermitani e la spiaggia siciliana più famosa nel mondo. Su questo litorale da più di un secolo, ogni anno vengono montate e smontate delle cabine mare per i bagnanti. Queste piccole costruzioni chiamate capanne trasformano la costa in un villaggio lineare,costruito a ridosso del mare suddiviso in una successione di piazze dette “cortili”. Una sorta di villaggio turistico autogestito dai titolari della cabina i “Capi-Capanna” che attraverso i contratti d’affitto ottengono il possesso perpetuo della cabina. Alla morte dei Capi-Capanna la cabina è ereditata dai figli insieme all'obbligo di versare il canone annuo d’affitto per i tre mesi estivi.
Le storiche cabine di Mondello
Le cabine di Mondello sono uno status symbol per una specifica comunità di bagnanti palermitani. Da qui parte il regista Giovanni Totaro con il suo film d'esordio Happy winter . Racconta di una comunità di bagnanti che si immerge all'interno di un paesino estivo, per riscattarsi da un duro inverno. Un luogo dove le case sono tutte di legno, le strade di sabbia e gli abitanti hanno un invidiabile vista sul golfo di Mondello. Qui la cabina mare diventa la villa che i bagnanti non possono permettersi, soddisfa il desiderio di continuare ad apparire e riflette le contraddizioni di un Italia che vuole fare le vacanze nonostante la crisi. In questo micromondo, una famiglia si indebita per affittare la sua cabina; tre donne si abbronzano per sentirsi giovani ed essere le star della spiaggia, Tony Serio, aspirante consigliere comunale sfila tra le cabine a caccia di voti e Antonio con il suo bar cerca di vendere abbastanza per garantirsi un Buon inverno.
Panoramica delle cabina, vista drone.
La spiaggia viene vissuta come un rito della vacanza e le “capanne” rappresentano l'oggetto che caratterizza l'inizio dell'estate a Mondello. Un'estate che da quest'anno a causa del Covid-19 non sarà più quella di sempre perchè non avrà le famose e storiche cabine di legno sulla spiaggia. Non succedeva dal secondo dopoguerra. Con la consueta disposizione sarebbe infatti impossibile garantire le minime distanze di sicurezza previste dalla lotta al Corona virus. Un duro colpo per i palermitani, dove in tanti hanno trascorso tutte le estati della loro vita e dove alcuni hanno costruito la propria famiglia. Nonostante il virus, la realtà delle capanne andrà a scemare, infatti le cabine sono già diminuite da 2.550 a 900 e nei prossimi anni continueranno a diminuire per essere sostituite da spiagge attrezzate e il sogno di molti palermitani svanirà. Questo luogo è importante per i palermitani perchè rappresenta uno scenario perfetto per nascondersi dietro il ricordo di uno status sociale che la crisi degli ultimi anni ha minato. È il “rifugio” dai problemi familiari, lavorativi o esistenziali. Il documentario non fornisce nessuna informazione extra filmica, gli interpreti ripropongono le loro conversazioni: i temi che affrontano riguardano la difficoltà di trovare lavoro, l'idea di andare via da Palermo per cercare fortuna all'estero, tra timori e speranze, che pian piano crescono quando l'estate diventa solo un ricordo. Anche Tony Serio, nonostante sia in vacanza, candidato a consigliere comunale esordisce con il suo slogan “Vota una persona seria, scrivi Tony Serio” e improvvisa dei piccoli comizi tra i possessori delle capanne, salutando tutti e appuntandosi sul quaderno quali sono le problematiche maggiori secondo i palermitani. Il documentario riflette l'autenticità delle persone che si muovono con naturalezza davanti la macchina da presa, percorrendo ogni loro momento: dall'allestimento minuzioso delle capanne, alle cene fatte sulla spiaggia, ai lunghi bagni e il tanto ambito Karaoke di Ferragosto. I momenti sono scanditi da canzoni nazional popolari: da Caterina Caselli alla sigla di Jeeg Robot che rendono il documentario più divertente e allo stesso tempo fa riflettere su quanto siano importanti questi momenti di “divertissement” per gli interpreti che si catapultano, per poco tempo, agli anni dorati con un senso di nostalgia.
Piera interprete del film Happy Winter
Interno cabina
Nonostante il rifiuto della maggior parte dei siciliani che preferiscono la spiaggia libera poiché regala una vista più ampia e una fruizione della spiaggia più piacevole, le cabine rimangono per gli habitué una tradizione che lega famiglie intere alla spiaggia di Mondello e soprattutto una fuga dalla vita “invernale”. Tuttavia, il cambiamento spaventa gli affittuari, che hanno sviluppato con la capanna un rapporto di possesso, paragonabile a quello instaurato con la propria abitazione. Per loro prendere in affitto la capanna non è più un’abitudine bensì una tradizione, che traduce e conserva un modo di vivere il mare e in generale lo spazio profondamente meridionale.
Aggregazione delle famiglie
LA TRADIZIONE DELLE CAPANNE- l'evoluzione del rituale.
La tradizione è fondamentale per identificare il pattern socio culturale dell'Italia meridionale, nello specifico quello siciliano. Infatti l'originalità del documentario sta nell'aver affrontato le specifiche di Mondello e delle sue amate e odiate capanne, che grazie a queste famiglie che soggiornano in questi piccoli spazi di legno , si crea un vero e proprio rituale. La prima fase è l'allestimento di questi piccoli spazi di legno, infatti le prime scene del documentario sono dedicate alla ristrutturazione e abbellimento, che alla fine con orgoglio vengono mostrate alle amiche e vicine di capanna. Con il susseguirsi dei giorni le famiglie diventano sempre più numerose e l'aggregazione diventa massiccia sulla spiaggia: tra cene, danze e partite di calcio. Caratteristico l'exploit di Ferragosto, si crea una situazione quasi surreale: tra fumogeni, braccialetti colorati di notte, Karaoke, sfilate , danze collettive e bagni notturni. Sembrerebbe l'ultimo sfogo prima di tornare a casa. E infine, quando tutto è quasi terminato, si ritorna ad una dimensione più intima e privata fino allo smantellamento delle capanne che ritornano vuote e i nostri interpreti sono pronti a tornare alla vita di sempre.
Fumogeni a Ferragosto
Momento conviviale
INTERPRETI
Antonio Patti, Tony Serio, Anna D'acquisto, Piera la Placca, Grazia Garito, Giuseppe Comito, Tiziana Comito, Andrea Comito, Maurizio Ris, Vincenzo Patti, Michele Marchese.
PREMI E FESTIVAL
AFI Docs 2018: Feature Films
Docaviv 2018: International Competition
Edinburgh International Film Festival 2018: Documentaries
Festa do Cinema Italiano 2018: Competitiva- Prémio do Jùri
Hot Docs 2018: World Showcase
Istanbul Film Festival 2018: Documentary Time With NTV
SalinaDocFest 2018: International Competition
Visions du Reel 2018: Grand Angle
Zurich Film festival 2018: New World View: Italy
IDFA – Documentary Film Festival Amsterdam 2017: Concorso opere prime
La Biennale di Venezia 2017: Fuori Concorso
Bolzano Film Festival Bozen 2018: In concorso
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